Chi siamo

rappresentare un punto di riferimento significativo sul territorio nell’ambito dei servizi socio-sanitari per
persone anziane, con l’obiettivo di offrire loro un ambiente accogliente, sicuro e che risponda a loro
desideri e aspettative, sulla base dei seguenti principi: centralità della persona, solidarietà e giustizia sociale.

L’Ente gestisce diverse unita’ di offerta residenziali (la CasaHonegger ex Casa Albergo-Casa di Riposo,  la Struttura Protetta Honegger, gli Alloggi Protetti per anziani “Casa sorelle Piccoli) e una semiresidenziale (il Centro Diurno Integrato).

La Fondazione Honegger, operando nell’ambito dei servizi alla Persona, intende assumersi la responsabilità di realizzare un “valore pubblico”.
Pertanto, si impegna affinché i principi di giustizia sociale, centralità della persona e solidarietà trovino una giusta collocazione negli indirizzi programmatici, negli atti regolativi, nelle procedure per l’erogazione dei servizi e all’interno dell’attività quotidiana.

Inoltre, la Fondazione si impegna a orientare la sua funzione sociale e a guidare i comportamenti dei soggetti che operano al suo interno in conformità ai principi imprescindibili indicati nel Codice Etico: rispetto della legge, onestà e correttezza nei rapporti con i portatori d’interesse, professionalità come prassi in tutte le attività, imparzialità e attenzione alle pari opportunità.

Chi vive all’interno delle strutture non è ospite, né utente, ma è Residente: quella è l a sua casa; lì deve poter esercitare i l diritto di considerare come proprio i l tempo e lo spazio di vita.

Con tale orientamento, nell’erogazione delle prestazione assistenziali, sanitarie, sociali, alberghiere ed amministrative, si presta la massima attenzione alla centralità della Persona, garantendo libertà, rispetto e diritto di partecipazione.

Per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali , la Fondazione si attiva per consolidare forme di collaborazione con le altre realtà sociali e sanitarie del territorio, al fine anche di individuare risposte integrate e coordinate ai bisogni della persona anziana.

Cenni Storici

Le origini dell’organizzazione risalgono al 1670, anno in cui il sacerdote Giovanni Battista Signori disponeva con testamento dei suoi averi affinché fosse avviato in Albino uno “Spedale per la cura dei poveri infermi”. La struttura, denominata “Pia Casa di Ricovero per cronici”, fu realizzata nel 1840 ed accolse persone anziane in difficoltà. La locale Congregazione di Carità ne curò l’amministrazione.

Nel 1887 la Casa di Ricovero fu trasformata in Ente Morale ed operò sotto tale veste giuridica sino all’istituzione degli ECA (Enti Comunali di Assistenza), precisamente sino al 1939, anno in cui fu costituita in Albino la nuova “Amministrazione Unica” delle IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza) in cui confluì anche il Ricovero.
Nel 1958 il Cotonificio Honegger donò alla Pia Casa di Ricovero un’area di 9000 metri quadrati situata nel Pianoro Crespi di Albino, vincolandone l’utilizzo alla realizzazione di una nuova struttura che sostituisse quella ormai obsoleta, successivamente alienata. Nel 1970 si concluse la costruzione di un ampio e moderno fabbricato distribuito su quattro piani, l’attuale Casa Albergo.

L’opera è “sorta nella linea della solidarietà umana”, come si legge in un documento dell’epoca, ed è stata portata a termine grazie alla generosità della Signorina Milly Honegger e delle maestranze del Cotonificio, della Comunità albinese e del Municipio, di Enti e Imprese del territorio.

Il complesso è oggi interessato da un’importante opera di riqualificazione per l’adeguamento agli standard strutturali regionali. I lavori termineranno a fine 2011.

L’altra residenza – la Struttura Protetta Honegger – entra nella storia dell’organizzazione nel 1972, quando l’omonimo Cotonificio cede, prima in gestione e poi in donazione, alla stessa quella che allora era denominata “Infermeria Honegger” con funzioni di cura dei dipendenti dell’impresa. L’immobile, situato in Via Cappuccini, nel corso degli anni è stato ristrutturato ed ampliato con nuovi padiglioni, grazie anche al contributo del Comune di Albino e di Enti pubblici.

Tra gli avvenimenti più recenti, la trasformazione nel 2004 in Fondazione di diritto privato, disciplinata dal proprio Statuto.